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Colloquiale, istituzionale, pop: i linguaggi dei Social Media

Per un brand, oggigiorno, i social media rappresentano uno strumento imprescindibile da sfruttare per promuovere la propria attività.

Non tutti sanno, però, che ciascun social possiede un preciso registro comunicativo, del quale è fondamentale tenere conto nel momento in cui si decide di pianificare la propria presenza online e pubblicare dei contenuti.


quali sono i linguaggi dei Social Media
linguaggi dei Social Media

Nei paragrafi seguenti, dunque, si vedrà una panoramica dei vari stili comunicativi tipici di ciascun social network.


  • Instagram

Lanciato nell’ormai lontano 2010, Instagram è il social dell’immagine per eccellenza. Ampio spazio, infatti, viene dato a foto e video (in varie forme, dai reel alle stories, passando per le dirette); meno risalto, invece, viene dato ai testi.


Al tempo stesso, Instagram richiede contenuti che siano unici, emozionali, non troppo formali e originali, accattivanti. Per un’azienda che voglia puntare su questo social, dunque, oltre ai propri prodotti o servizi, ha senso mostrare il “dietro le quinte” del brand stesso. Non ci sono particolari regole da seguire, l’importante è essere creativi e adottare uno stile comunicativo “personale”. Un elemento molto importante è rappresentato dagli hashtag, da selezionare in base al proprio settore di riferimento.


  • Twitter

Fondato nel 2006, il social network di Jack Dorsey gode ancora oggi di molta popolarità, soprattutto tra gli ambienti istituzionali, le associazioni, gli organismi e i personaggi pubblici. Twitter basa la propria attività sui cosiddetti “trend”, ovvero dei topic di tendenza che variano di giorno in giorno (ma anche di ora in ora), riconoscibili tramite gli hashtag. Per un brand può tornare utile sfruttare questo social grazie al Real Time Marketing, il quale offre la possibilità di far risaltare un brand attraverso post relativi proprio alle tendenze giornaliere.


Su Twitter è molto importante la forma: i messaggi infatti devono essere brevi (massimo 280 caratteri, che diventano 4mila per gli utenti abbonati) e diretti. I testi, al contrario di Instagram, hanno più importanza rispetto a immagini e video.


  • Facebook

Anche se oggi si trova a dover fronteggiare più di un competitor, il social fondato da Mark Zuckerberg nel 2004 può vantare ancora un enorme successo in tutto il mondo. Con il tempo la tipologia di contenuti più in voga su questo social è cambiata molto: dal punto di vista della comunicazione aziendale, se prima Facebook non era granché considerato dai brand per la pubblicità, oggi esso rappresenta uno dei principali trampolini di lancio per la promozione online. Questo social, infatti, offre la possibilità di fare advertising in modo molto mirato e a un costo contenuto, oltre a essere uno strumento davvero efficace per indirizzare traffico verso i siti web ed e-commerce delle aziende. Anche in questo caso, il linguaggio deve essere semplice e adatto ai propri potenziali clienti.


  • LinkedIn

Il social del mondo professionale per eccellenza. Su LinkedIn, social network lanciato nel 2003, sia il linguaggio che la tipologia di contenuti devono essere orientati alla costruzione di rapporti e interazioni virtuali “proficui” dal punto di vista professionale. Le caratteristiche principali della comunicazione su questo social sono sobrietà, professionalità, essenzialità. Non è la piattaforma giusta per chi vuole mostrare i propri hobby o la propria vita personale, poiché tutti i contenuti - a partire dalla bio sul proprio profilo - dovrebbero avere un riferimento al mondo del lavoro.


  • Pinterest

Molto simile a Instagram per quanto riguarda il registro comunicativo, anche Pinterest è basato sulla condivisione di foto, video ed elementi visivi in generale. Gli ambiti che riscuotono particolare successo su questo social sono la moda e il turismo, ma nessuno vieta a un’azienda che opera anche in altri settori di investire sulla presenza su questo social, molto usato soprattutto dal pubblico femminile.


Proprio come per Instagram, anche su Pinterest è consigliabile adottare uno stile comunicativo personale, colloquiale ed emozionale.


  • TikTok

Si tratta del social network più di successo negli ultimi anni. Lanciato nel 2014 in Cina, inizialmente con il nome “musical.ly”, oggi TikTok vanta circa 1,2 miliardi di utenti, motivo per cui potrebbe risultare una vetrina interessante anche per molte aziende.


Attenzione però al target di riferimento: questo social è utilizzato soprattutto da giovani e giovanissimi, pertanto è bene valutare se sia coerente con il proprio cliente tipo, prima di investirci un budget per promuoversi. Anche in quest’ultimo caso è necessario che i contenuti siano originali, ma soprattutto che riescano a catturare l’attenzione sin da subito, visto il mare magnum di profili e di contenuti in cui gli utenti navigano ogni giorno.


È importante notare che questi registri comunicativi non sono strettamente separati, ma spesso si sovrappongono e interagiscono tra loro. Gli utenti dei social media possono mescolare elementi di linguaggio colloquiale, istituzionale e pop a seconda del contesto e del pubblico con cui stanno comunicando.


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